venerdì 7 giugno 2013

Il Golden Rice e il mais con l'insetticida incorporato


Desidero illustrarvi alcuni esempi sorprendenti di piante geneticamente modificate.

GOLDEN RICE

Questo riso è geneticamente modificato per contenere un’alta concentrazione di beta-carotene, che il nostro corpo converte in vitamina A. Il beta-carotene conferisce al riso il colore giallo oro.

 
E’ così possibile arricchire di vitamina A la dieta delle popolazioni che consumano molto riso, ma pochi altri alimenti, quindi carente di vitamine (circa la metà della popolazione mondiale). La carenza di vitamina A provoca una malattia chiamata VAD (vitamin A deficiency) a causa della quale ogni anno si verificano più di un milione di decessi infantili!







I “padri” di questo prodotto sono due scienziati: Ingo Potrykus e del Politecnico Federale di Zurigo e Peter Beyer della facoltà di Biologia di Friburgo. Dopo anni di lavoro, nel gennaio del 2000, i due scienziati pubblicarono i dati del Golden Rice su Science.
 



Il prodotto doveva ancora essere migliorato perché il contenuto di beta-carotene non era molto elevato.
Nel 2005 nei laboratori della Syngenta venne creato il ‘Golden Rice 2’, che produce 20 volte la provitamina A del riso d’oro originario.
La coltivazione di questo prodotto stenta a decollare per motivi legali. Potrykus da anni sostiene un progetto per distribuire gratuitamente il riso d’oro nei paesi in via di sviluppo, per garantire la sussistenza ai piccoli agricoltori. Tuttavia è risultata forte la resistenza di diverse aziende che avevano la proprietà intellettuale sul Golden Rice. Ottenere queste concessioni non è stato sempre facile, ma pare che a partire dal prossimo anno (2014) la coltivazione di questo riso possa essere effettuata liberamente in alcuni paesi, come le Filippine e il Bangladesh.


MAIS BT

Le coltivazioni di mais sono spesso colpite da un insetto temutissimo: la piralide (Ostrinia nubilalis). La larva di questa farfalla causa infatti, nei soli Stati Uniti e Canada, danni per miliardi di dollari ogni anno.







Nel Mais Bt è stato inserito un gene estratto dal Bacillus thuringiensis (per questo detto Bt)  per produrre una proteina tossica per questi insetti, la Cry 1Ab. Questa proteina danneggia l’apparato digerente delle larve della piralide causandone la morte. Non risulta invece tossica per l’uomo e per gli animali da allevamento. La coltivazione di questo mais permette di evitare l’uso degli insetticidi, con un notevole risparmio per gli agricoltori e la diminuzione dell’inquinamento ambientale che l’uso di tali prodotti provoca.

 

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