Avanza come un fiume in piena il progresso biotecnologico:
procede inarrestabile il suo percorso, supera gli ostacoli dello scetticismo,
dell’incredulità e del pregiudizio.
Proprio come l’acqua permette agli organismi di vivere,
crescere e riprodursi, anche il progresso delle biotecnologie ha salvato tante
vite e tante ne salverà.
Come un fiume in piena a volte provoca dei danni e miete
delle vittime. Questo non deve accadere: occorre costruire degli argini, cioè
porre dei limiti a livello etico e giuridico.
Come un corso d’acqua di grande portata, se ben sfruttato, il
progresso biotecnologico porterà benessere e prosperità.
La sorgente delle biotecnologie è rappresentata dalla domesticazione delle piante e degli animali. E' ancora un ruscello che scende tra le
cime dei monti quando l’uomo inizia a praticare la selezione artificiale. Riceve
l’acqua da alcuni affluenti come lo sviluppo dell’ottica e la costruzione del
microscopio che permette al ruscello di aumentare la sua portata, così Pasteur
comprende perché il mosto si trasforma in vino. E’ sempre allo scienziato
francese che si deve la scoperta dei primi vaccini. L’acqua del torrente
scende con maggiore impeto quando Fleming scopre che una muffa annienta
i batteri responsabili di tante malattie. Da allora vengono prodotti a livello
industriale gli antibiotici.
Grazie all’apporto di numerosi affluenti come la chimica, la
fisica, l’elettronica e la biologia molecolare il progresso biotecnologico
assume l’aspetto di un grande fiume: nella seconda metà del Novecento si
verifica lo sviluppo dell’ingegneria genetica. Questa invade con la sua
forza dirompente numerosi settori produttivi: il settore medico e farmaceutico, quello agro-alimentare (ad esempio con la produzione del Golden Rice), il settore tessile, quello bioenergetico e dello
smaltimento e riciclo dei rifiuti.
Un ulteriore aumento
della portata si ottiene con il successo nella clonazione dei mammiferi
nel 1996. Da allora il progresso biotecnologico ha visto lo sviluppo della
ricerca sull’embriologia e sulle cellule staminali.
Il percorso non è terminato, sempre nuove sfide si
prospettano all’orizzonte: la cura contro il cancro, la produzione di tessuti
cellulari e organi per il trapianto, la lotta contro la fame nel mondo.
Considerando l’accelerazione effettuata dal progresso
biotecnologico nell’ultimo secolo, penso che anche queste sfide potranno
presto trasformarsi in successi scientifici.
E’ sempre utile ricordare il monito di Dante Alighieri
espresso attraverso le parole di Ulisse nel XXVI canto dell’Inferno:
“…fatti
non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.”.
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